Giu 26, 2013 | News ICT
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Il cloud computing ha ispirato la realizzazione del nuovo quartier generale di Qihoo 360 Technology, azienda cinese tra i leader nazionali del settore informatico. La progettazione delle nuove aree di lavoro è stata affidata aDavid Ho, designer che si è impegnato nella creazione dispazi operativi flessibili, le cui strutture sono state ottenute a partire da speciali materiali derivanti da fonti sostenibili.
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Realizzate con materiali come il bambù sostenibile, le aree di lavoro degli impiegati sono caratterizzate da una forma quasi sferica, all’interno delle quali sono posizionate comode postazioni dotate di divanetti, tavoli e scrivanie. Ognuna di esse è stata progettata per lavorare singolarmente o in gruppo.
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Giu 26, 2013 | News ICT
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LE RADICI sul territorio, la testa tra le nuvole. È il cloud computing, la rivoluzione che permette alle aziende di gestire i propri dati su Internet. Virtuale, sì, ma irrinunciabile: il mondo intero si raggiunge così con un clic, e l’internazionalizzazione diventa ormai l’unico termine che le imprese possono permettersi se intendono superare la crisi. Se n’è parlato al teatro Petruzzelli di Bari con “Avanti cloud”, evento organizzato da Affari & Finanza e Microsoft per far conoscere il cloud agli imprenditori pugliesi. Il punto di partenza è stato la ricerca condotta da Net consulting, una fotografia della situazione attuale del cloud computing, sia in Italia che a Bari. L’investimento in tecnologia non è ancora recepito come un’opportunità, dato che meno del 25 per cento delle piccole e medie imprese italiane l’ha messo in pratica.
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Giu 26, 2013 | News ICT
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Due giorni. Quarantott’ore. È il tempo sufficiente al mondo digitalizzato e iperconnesso nel quale viviamo, per produrre una quantità di informazioni pari a quella creata in millenni di storia, dall’alba della civiltà fino ai primi anni Duemila.
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Ogni oggetto e ogni gesto della nostra vita sono potenzialmente in grado di fornire dati che vengono registrati, elaborati e trasmessi da miliardi di microchip. C’è una parte visibile e tangibile di questi dati, con la quale ci confrontiamo quotidianamente per scandire il nostro tempo, le relazioni sociali, il lavoro, le necessità. È solo la punta dell’iceberg. Tutto intorno a noi, senza che ce ne accorgiamo, una moltitudine di dati, diversi tra loro per fonte e tipologia, alimenta un’enorme nuvola le cui dimensioni sfuggono anche ai più potenti server. Ma negli ultimi anni, grazie alla capacità tecnologica di metterli in relazione tra loro e decodificarli su larga scala, si è cominciata a intuire – e solo in parte a sfruttare – la potenzialità di questa massa di dati messa a fattore comune. E’ ciò che in gergo viene definito “big data”, termine che in inglese si declina al singolare, proprio a contraddistinguere l’unitarietà dell’insieme.
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Giu 26, 2013 | News ICT
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IBM ha recentemente presentatoWatson Engagement Advisor, sistema che consente alle aziende di elaborare i Big Data in breve tempo e che trasforma il modo di interagire con i clienti in aree chiave quali customer service, marketing e vendite. Infatti Watson, fornito come servizio cloud e in sessioni di chat online, permette di supportare il personale nell’assistenza dei consumatori con informazioni più approfondite, a una rapidità in precedenza impossibile. Vengono infatti fornite direttamente al cliente risposte rapide, basate sui dati, ed è inoltre consentita la possibilità di inviarle tramite un dispositivo mobile.
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Nell’ambito dell’iniziativa Smarter Commerce di IBM, le nuove funzionalità di Watson si adattano al customer engagement, grazie alla capacità di comprendere le sfumature del linguaggio naturale, elaborare domande simulando il pensiero umano e vagliare enormi quantità di Big Data per trovare risposte pertinenti e basate sulle evidenze dei bisogni degli utenti.
Risulta particolarmente interessante la funzionalità “Ask Watson” che saluta e offre aiuto ai clienti attraverso qualsiasi canale (chat, sito web, SMS) risparmiando ai consumatori la seccatura di eseguire ricerche.
Inoltre, grazie ad un sistema di cognitive computing, Watson è in grado di imparare costantemente dalle interazioni con i consumatori, così da ricavare una conoscenza migliore degli stessi, individuando quindi ciò che ogni cliente desidera, a volte ancor prima che l’utente ne sia consapevole: le aziende potranno in questo modo adottare strategie più adatte ad ogni consumatore. In particolare sarà possibile rispondere ai cambiamenti del mercato in tempo reale e riuscire a gestire il crescente potere dei consumatori e le loro aspettative riguardo all’intera customer experience. Si potrà quindi far fronte in maniera più efficace all’esplosione del numero di consumatori che utilizzano modalità digitali per gestire assicurazioni, conti correnti, piani di telecomunicazioni e che desiderano un servizio rapido e personalizzato.
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Giu 26, 2013 | News ICT
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“La rivoluzione digitale è già in corso e Software AG sta rispondendo con rapidità a questa sfida. Negli ultimi – spiega anni Philippe La Fornara, Senior VP Southern Europe Region dell’azienda. Oggi stiamo assistendo ad un’inarrestabile crescita della quantità di dati che ogni azienda deve gestire, analizzare e comunicare ai propri clienti. Queste informazioni crescono esponenzialmente in rapporto all’aumento dell’uso dei dispositivi mobili, del canale web come principale modalità di relazione con gli altri e al numero crescente di sensori e sistemi di controllo che inviano informazioni in tempo reale”.
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Secondo Software AG i trend tecnologici dominanti che comporteranno un cambiamento dirompente nel modo di operare delle aziende vanno proprio in questa direzione: la mobilità, i social network, i big data e il cloud stanno orientando le aziende verso un modo diverso di fare business. Ciò significa la necessità di garantire una minore latenza nella risposta e un maggior volume di dati necessari per fornire quest’ultima. E’ possibile riscontrare entrambe le tendenze – osserva La Fornara – nei più diversi ambiti, quali rilevamento frodi, gestione del rischio, shopping online, procurement o customer service. Ne consegue che l’azienda necessita di maggiori informazioni in minor tempo.
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Giu 26, 2013 | News ICT
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A livello mondiale i Big Data, oltre che un trend topic ormai consolidato, rappresentano una realtà tangibile, con applicazioni concrete sempre più diffuse e un forte impatto non solo sull’industria IT.
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Walmart e Tescorappresentano solo i casi più eclatanti di utilizzo dei Big Data per incrementare il proprio giro d’affari in ambito “retail”. Sul finire del 2012 il rapporto del McKinsey Global Institute “Big data: The next frontier for innovation, competition, and productivity ” indicava in un numero oscillante tra le 140.000 e i 190.000 unità, il fabbisogno del mercato americano di Data Scientist o più in generale di professionisti dotati di capacità tecniche e analitiche tali da poter maneggiare i Big Data. Più recentemente, IDC e GigaOM hanno stimato che il mercato mondiale dei Big Data raggiungerà i 26 miliardi di dollari o più, entro il 2016.
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