Styli digitali per tablet: nuova generazione di Bamboo

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Gli styli digitali di Wacom sono più versatili per l’uso quotidiano con i device mobili. 

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Oggi Wacom presenta la sua nuova linea di Bamboo styli. Bamboo Stylus solo e Bamboo Stylus duo sono le versioni migliorate e di seconda generazione della popolare gamma di styli digitali lanciata nel 2011.

 

Bamboo Stylus solo è una stylus per dispositivi touchscreen, iPad® incluso, con un tappo protettivo aggiunto nell’ultima versione. Bamboo Stylus duo è una soluzione due-in-uno, che offre sia la stylus per touchscreen che la penna a sfera per l’uso su carta. Oltre a questi modelli di seconda generazione, Wacom offre Bamboo Stylus alpha come aggiunta alla gamma, una stylus entry price che replica fedelmente l’utilizzo della penna tradizionale.

 

Styli con stile

 

Bamboo Stylus solo e Bamboo Stylus duo offrono la migliore esperienza di penna della categoria, con un design elegante e di classe. Il soft touch e il tappo in elegante alluminio lucido in colori abbinati distingue queste styli dalle altre sul mercato. Entrambe le versioni sono disponibili in una gamma di vivaci colori: rosa, verde, giallo e blu, per aggiungere un tocco di divertimento al tablet o allo smartphone di chi le utilizza. Oltre alle quattro varianti di colore, la duo e la solo, così come la alpha, sono disponibile nella versione bianco e nero. Il design moderno, che unisce materiali di prima classe e ergonomia, esprime la qualità Wacom che lo differenzia.

 

Scrittura e disegno migliorati

 

Durante l’utilizzo, la precisione è migliorata da un pennino più sottile (5 mm), sia per la solo che per la duo. Il corpo della stylus è solido e stabile nelle mani dell’utente. Scrivere, scarabocchiare o navigare su un touchscreen diventa ancora più naturale e autentico. “Il touch è ancora il metodo di input più comune sulla maggior parte di smartphone e tablet, ma la stylus ha ora trovato un suo posto tra gli utenti” dichiara Rüdiger Spohrer, vice president marketing EMEA. “Le styli permettono un modo più accurato e preciso di prendere appunti durante riunioni o in classe, di scarabocchiare idee in mobilità e di aggiungere elementi scritti a mano su messaggi visuali con app adatte – come Bamboo Loop, di Wacom, per esempio, o Bamboo Paper, che permette agli utenti di catturare idee e pensieri ovunque, in qualunque momento. Wacom continua a fare tesoro dei suoi 30 anni di esperienza nello sviluppo di styli.”

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Tra carta e digitale, tre workshop a cura di AIE

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Alla scoperta della Milano delle nuove opportunità e delle nuove professioni editoriali.

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Alla scoperta della Milano delle nuove opportunità e delle nuove professioni editoriali. Il capoluogo lombardo è diventato tra XIX e XX secolo la capitale dell’editoria italiana ma anche una città in grado di offrire ai giovani percorsi e opportunità formative (la Scuola professionale tipografica Giuseppe Fumagalli, la Scuola del libro presso la società Umanitaria) per la nascente, moderna, industria del libro.
È ancora così: Milano si conferma la capitale del libro e dei lettori. Qui si legge ben di più della media nazionale (il 53,9% rispetto al 46% della media italiana), qui si stampano e si distribuiscono oltre il 40% dei libri cartacei italiani, qui si pubblicano oltre un terzo dei titoli complessivi italiani (il 31,7% per la precisione). “Per questo – ha spiegato il presidente dell’Associazione italiana editori (AIE) Marco Polillo – abbiamo scelto di riprendere in occasione di Bookcity e in un momento di cambiamento nei modi di essere editore e di trasformazione nelle figure, il filone formativo, proponendo un set di incontri che ruotino attorno alle nuove professioni e ai nuovi modi di intendere il libro. Milano è ancora una città all’avanguardia sotto il profilo editoriale”.
Tre incontri-workshop gratuiti, rivolti a universitari, appassionati, curiosi, per conoscere il futuro del mestiere dell’editore, tra nuove figure professionali, nuovi modi di intendere la grafica, nuove forme per il libro. E ancora un quarto appuntamento, imperdibile, a cura del progetto Libri Italiani Accessibili (LIA): un reading al buio degli autori Federica Bosco, Marco Buticchi, Gianrico Carofiglio e dell’editrice Emilia Lodigiani, che, alternandosi alla lettura con altrettanti lettori non vedenti, renderanno le parole dei loro ultimi libri le vere protagoniste nel buio. Per partecipare agli incontri è sufficiente iscriversi con una mail a bookcity@aie.it (specificando a quale dei 4 appuntamenti) entro il 18 novembre.
Ecco gli appuntamenti nel dettaglio

Copertine a prova di store – in programma giovedì 21 novembre, alle 14.30 al Politecnico di Milano (Aula Castiglioni – via Durando 10) – è un vero e proprio workshop professionale. Al centro, quali sono gli elementi che rendono appetibile una copertina? In libreria, ma anche in uno store on line? Secondo quali criteri si progetta il layout di una collana? Quali sono le differenze tra progettare una copertina di carta e una cover di bit? Ne parleranno, moderati da Giovanni Peresson (AIE), Gianmarco Senatore (AIE), Margherita Pillan (Scuola di Design, Politecnico di Milano), Mario Piazza (46xy comunicazione visiva), Giulia Ichino (Editor fiction italiana per Mondadori) e Giacomo Callo (art director Mondadori) .
Designing interaction. Quando i libri diventano App, in programma giovedì 21 novembre, alle 18.30 allo IED – Istituto Europeo di Design (Aula Magna S10 – via Sciesa 4). Un workshop con al centro un solo interrogativo: se i libri si scaricano sui tablet, e le copertine diventano icone, come si deve riprogettare la grafica di ebook e app editoriali per catturare l’attenzione del lettore? Ne discuteranno, moderati da Cristina Mussinelli (AIE), Lorenza Negri e Caterina Pinto (Boombang Design), Dario Albini (Studio Atabaliba), Antonio Misseri (La Vita Nova – Sole24Ore), Barbara Corti (Condè Nast) e Luca Infante (Infante Corporation).
Reading al buio (a cura del progetto LIA) – in programma sabato 23 novembre, alle 11 e alle 12 all’Istituto dei Ciechi di Milano (via Vivaio 7, Sala Stoppani). Federica Bosco, Marco Buticchi, Gianrico Carofiglio, Emilia Lodigiani e altre voci si alterneranno in due reading successivi in cui vere protagoniste saranno le parole, che escono a sorpresa dal buio. Brani di libri letti a viva voce dai propri autori e da altrettanti lettori non vedenti all’Istituto dei Ciechi di Milano: per il pubblico, immerso nell’oscurità, sarà l’occasione per sperimentare un nuovo modo di leggere. E “vedere” una storia prendere forma nel buio.
Chi è il Readers community manager? Nuove professioni alla prova del Web, in programma domenica 24 novembre, alle 10 a Palazzo Reale (Sala conferenze dell’Assessorato alla Cultura): una panoramica su alcune delle nuove figure legate al mondo dell’e-book e dell’editoria digitale che il Web sta iniziando a delineare. Digital content curator, Readers community manager, Self publishing consultant: in cosa consiste il loro lavoro, quali percorsi di studio e professionali intraprendere, quali competenze avere, sulla rete e fuori? E soprattutto: qual è la domanda delle case editrici e dell’industria dei contenuti per queste nuove figure? Ne parleranno Andrea Bongiorni (WePub), Luca Conti (Simplicissimus Book Farm), Anna Lionetti (mEDRA), Letizia Sechi (autrice Apogeo), Barbara Sgarzi (consulente in social media e digital writing) e Giovanni Peresson (AIE).

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Editoria, Legnini: ‘Il calo delle vendite del cartaceo inarrestabile come il digitale’

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“L’Editoria italiana deve munirsi di un progetto, di un piano industriale di sviluppo che deve riguardare anche chi distribuisce e gli edicolanti”.

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Lo ha dichiarato Giovanni Legnini, Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’Editoria, intervenendo stamani alla presentazione di Digitalecco.

”La rete delle edicole italiane – ha spiegato Legnini – è un patrimonio del nostro Paese. Non tutelarle metterebbe a rischio, oltre a molti posti di lavoro, la libertà e la pluralità dell’informazione”.
Ma Legnini rivolge un appello anche agli edicolanti, per dir loro che “il calo delle vendite del cartaceo è un processo inarrestabile, come l’evoluzione verso il digitale. Si può e si deve con altri strumenti sostenere la rete delle edicole. Il governo ha previsto le prime misure oggetto di intesa con la categoria che saranno adottate in tempi brevi”.

Il Sottosegretario stamani era a Lecco per la presentazione di Digitalecco, il primo progetto in Italia che risponde all’adeguamento voluto dalla nuova normativa sull’informatizzazione delle edicole a partire da gennaio 2014.
“Un progetto importante – ha detto Legnini – che ricalca la strategia fin qui adottata dal governo, cioè il coinvolgimento dell’intera filiera come risposta alla grave crisi del settore”.

Digitalecco è un progetto comunicativo avviato da editori, distributori ed edicolanti con il supporto della Camera di commercio e degli enti locali, che vede l’installazione di monitor in punti strategici della città per la divulgazione di informazioni di pubblica utilità e la promozione di eventi e iniziative culturali legate al territorio, implementati oggi con un totem in tutte le edicole con il palinsesto Digitalecco, il Wi-Fi gratuito e il coupon Bluetooth, che permetteranno al lettore di conoscere le promozioni editoriali.
Il progetto contiene tutto quanto è contenuto nella normativa: tracciabilità delle vendite e delle rese tramite il protocollo Inforiv che collega editori, distributori ed edicole; un lettore per il sistema di pagamento veloce; un monitor digitale collegato online alle testate editoriali locali che così possono aggiornare, in tempo reale, le notizie e anticipare i temi sul giornale in uscita il giorno seguente.

“Questo appuntamento – ha concluso il sottosegretario – costituisce per il governo un momento importante: al contrario di quanto spesso accade, cioè che l’amministrazione centrale predispone un modello e poi lo cala sul territorio, questa volta la nostra intenzione è provare a prendere le buone pratiche che esistono sul territorio, come questa di Lecco, per elevarle, verificandole, implementandole e nel caso arricchendole, al livello nazionale”.

Legnini è ben consapevole della crisi che sta fronteggiando l’editoria e del calo delle vendite dei giornali, prova ne è che nella Legge di Stabilità ha voluto l’inserimento della norma che prevede l’istituzione di un fondo straordinario per gli interventi a sostegno dell’editoria (Leggi Articolo Key4biz).

Nella bozza della legge in mano alla stampa all’articolo 9, comma 7, si legge che il Fondo avrà una dotazione di “milioni di euro per l’anno 2014, 40 milioni di euro per l’anno 2015 e 30 milioni di euro per l’anno 2016, destinato ad incentivare l’innovazione tecnologica e digitale, a promuovere l’ingresso di giovani professionisti qualificati nel campo dei nuovi media ed a sostenere le ristrutturazioni aziendali e gli ammortizzatori sociali”.

Il Sottosegretario ha precisato che non saranno dati soldi a fondo perduto alle aziende editoriali, perché queste dovranno dire "se e quanti giovani assumeranno".
Per consentire il rinnovo generazionale all’interno delle aziende editoriali, sarà introdotto un criterio di priorità nella valutazione dei piani di riconversione di chi è in crisi.
“Riteniamo – ha sottolineato – che nel valutare le crisi aziendali per la necessità di ammortizzatori sociali e prepensionamenti, le aziende ci devono dire se e quanti giovani assumeranno. Questo elemento sarà valutativo nell’accesso o meno agli ammortizzatori”.

Entro un mese poi, ha promesso Legnini, ci sarà una "mia proposta concreta" sull’equo compensodei giornalisti.

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D@nte, dall’intesa Regione-Giunti progetto innovativo per l’editoria digitale

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FIRENZE – Un progetto di trasformazione e innovazione delle produzioni editoriali per adeguarle alla sfida rappresentata dallo sviluppo dell’editoria digitale.

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Si chiama D@ante (Digitalizzazione avanzata mediante nuove tecnologie) e a realizzarlo è un raggruppamento di temporaneo di imprese di cui è capofila Giunti Editore spa, nell’ambito del protocollo localizzativo sottoscritto da Regione Toscana e Rti D@ante alla fine del 2011.Oggi il progetto è in dirittura di arrivo Domani, venerdì 25 ottobre, alle 12, nel corso di una conferenza stampa, nella Sala Stampa di Palazzo Strozzi Sacrati (piazza Duomo 10, Firenze), l’assessore alle attività produttive Gianfranco Simoncini farà il punto sui primi risultati insieme al direttore del progetto Alessandro Campi e al vice presidente di Giunti Spa Bruno Mari.        

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Realtà aumentata UniUd: l’app dell’università degli studi di Udine

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Arriva la nuova app dell‘Università degli Studi di Udine: accedere a contenuti multimediali, informazioni sempre aggiornate e strumenti che renderanno l’esperienza universitaria ancora più semplice e completa.

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Con l’innovativa funzione “realtà aumentata” i materiali promozionali a stampa “Coloriamo la materia grigia” prenderanno vita con contenuti interattivi.

Totalmente gratuita, da video e contenuti multimediali, all’accesso ai social network, tutto in pochi tocchi di schermo.

Le nuove tecnologie sono fondamentali per moltiplicare i canali di informazione e per raggiungere gli studenti e tutti quelli che sono interessati a entrare in contatto con il mondo universitario in modo sempre più ampio e differenziato. Udine si mostra un ateneo giovane e sensibile all’impiego di nuove tecnologie di comunicazione e alla sperimentazione di tutti quei canali, come i social network, che permettono di essere raggiunti in modo semplice e di stabilire un contatto diretto. E’ un’università al passo con i tempi che parla la lingua dei suoi studenti.

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