L’editoria cambia e per raccontare un mestiere che unisce impresa e cultura l’Associazione italiana degli editori organizza a Milano un doppio workshop aperto a tutti sui temi del lavoro editoriale. Il direttore dell’Aie, Alfieri Lorenzon: “Utilizziamo questi due eventi – ci ha spiegato – per dire come sta cambiando il nostro mondo, come approcciarlo in maniera diretta e come affrontare il futuro”.
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È Milano la capitale delle case editrici, di carta e digitali. Lo confermano i dati a cura dell’Ufficio studi AIE: nella regione ha sede il 19,9% delle case editrici attive in Italia, ma ben il 32,5% di quelle di ebook (nel Lazio – per un confronto – sono il 17,6%, in Piemonte il 9,1%, in Toscana il 7,3%)
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La grande famiglia dei lettori di eBook (inteso come coloro che leggono libri digitali) si espande. Con l’avvento del Kobo sul mercato italiano grazie a Mondadori, il prevedibile successo dei nuovi modelli Kindle e alcuni device già presenti sul mercato (Cybook, Biblet reader, Sony PRS-T2), la scelta è ampia e i prezzi calano, invogliando anche gli scettici.
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Il quotidiano La Stampa “ha deciso di guardare al futuro, di reinventarsi” e ha scelto di puntare sul digitale. Lo ha sottolineato John Elkann, inaugurando a Torino la nuova sede del quotidiano La Stampa e il museo.
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Tagliare l’Iva sui contenuti digitali, standardizzare le piattaforme, aprire il dialogo con gli editori e dare alle scuole l’onore di fatturare gli acquisti dei testi. Dando per acquisita la connessione di tutte le aule e di tutti gli istituti. Questi gli aspetti da tenere in considerazione e a proposito dei quali è auspicabile un intervento, secondo il professore dell’Università Bicocca di Milano e consulente per l’innovazione del Miur Paolo Ferri.
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Editori italiani, francesi e tedeschi promuovono un’azione congiunta
per incoraggiare il rispetto della proprietà intellettuale e garantire un’informazione digitale di qualità.
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