Editoria digitale: il paywall piace agli italiani, parola del Reuters Institute

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Il Reuters Institute for the Study of Journalism, ha recentemente pubblicato un interessante studio, riguardante l’atteggiamento di 11.000 lettori di nove nazionalità differenti, nei confronti dell’informazione, del come e del dove venga consumata. 

digital publishing‘s insight:

Il Digital News Report 2013, indica soprattutto un forte cambiamento nell’ecosistema dell’informazione digitale, notevolmente evolutasi durante l’anno passato. Secondo l’Institute, è avvenuto un “cambiamento radicale nell’atteggiamento pubblico riguardo all’informazione digitale, che ha portato a raggiungere un numero di lettori, disponibili a pagare per l’accesso a contenuti digitali, doppio rispetto all’anno passato”. Significa forse che i colossi dell’informazione possono riposare in pace, perché questi dati indicano il paywall come lo strumento che risolverà tutti i loro problemi? Assolutamente no. La crisi che si è abbattuta sul mondo dell’informazione non si arginerà con la semplice offerta di contenuti digitali a pagamento, ma questi potranno comunque colmare quel gap creatosi, andando a dialogare soprattutto con i giovani consumatori. Non sorprende infatti come siano proprio loro quelli che leggono e guardano di più le notizie a pagamento, soprattutto via smartphone e tablet.

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Editoria digitale scolastica

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La possibilità della scuola di sostenere le sfide della società della conoscenza poggia – tra gli altri elementi – sulla questione della gestione della pluralità dei contenuti disponibili e dell’evoluzione dell’editoria scolastica verso il digitale.

Il costante slittamento nell’affrontare il tema pone la scuola in un’ulteriore condizione di ritardo che ci penalizza anche sul fronte dello sviluppo complessivo del paese.

digital publishing‘s insight:

La questione proprio per la sua valenza di sistema si intreccia – nell’ambito del quadro normativo di riferimento – con le istanze 2.0 di una scuola in continua evoluzione e con le risposte di un mercato ancora troppo orientato alla gestione dei contenuti secondo logiche tradizionali e proprietarie.9

Il processo di innovazione dei contenuti non muove da un’istanza afferente all’ambito tecnologico, quanto da motivazioni culturali, pedagogiche e di sostenibilità economica collegate al senso del ‘testo’ ed alla sua valenza nella costruzione di percorsi didattici compatibili con i processi educativi della scuola e con le evoluzioni sociali e culturali in atto.

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Editoria: Ebook raddoppiati in meno di un anno

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Cresce il mercato dei libri digitali in Italia: in meno di un anno l’offerta di titoli disponibili in ebook è passata dai 38mila di settembre 2012 ai 60.589 di maggio 2013. 

 

digital publishing‘s insight:

I numeri in assoluto non si avvicinano neppure lontanamente alle cifre d’oltreoceano, dove secondo i dati di BookStats Survey, il giro d’affari per romanzi e narrativa in formato digitale nel 2012 ha realizzato circa 1,8 miliardi di dollari e saggi e volumi non-fiction hanno generato un fatturato di 484 milioni di dollari. Tuttavia i tassi di crescita nostrani sono a tre cifre. “L’impatto del digitale – spiega il presidente dell’Associazione Italiana Editori Marco Polillo a Ign, testata online del Gruppo Adnkronos – è forte. In parte perché oggi come oggi non se ne potrebbe fare a meno, visto che il mondo sta evolvendo in quella direzione. Ma in parte anche per una nostra scelta perché riteniamo importante interpretare questo nuovo modo di lavorare e di fare libri”. I dati dell’ufficio studi dell’Associazione italiana editori testimoniano chegli ebook avevano registrato già nel 2011 una crescita del 740%, confermata anche nel 2012 da un +63,1%. Parallelamente sono calati i prezzi medi che dagli 11,07 euro del 2012 sono scesi ai 10,44 euro del 2013.

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Editoria digitale, una nicchia in crescita. In Italia comprano eBook 925mila persone, il 60% sono uomini.

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Un mercato di nicchia in crescita. Appare chiaro dai dati oggi divulgati dall’AIE in occasione di Editech, la giornata dedicata allo studio e all’approfondimento sull’editoria digitale organizzata dall’AIE oggi a Milano. L’editoria digitale conta, a fine dicembre 2012, 60.589 titoli, corrispondenti all’8,3% del totale di quelli in commercio. L’incidenza rispetto al cartaceo è del 44,6%, e i marchi editoriali che producono (esclusivamente o insieme al cartaceo) eBook sono 1.978, ovvero circa un terzo delle case editrici attive in Italia.

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Per quanto riguarda i dispositivi di lettura, la ricerca non dice di quanti eReader siano presenti in Italia al momento attuale né la percentuale di lettori che prediligono gli eReader rispetto ad altri tipi di dispositivo. Sappiamo solo che la spesa degli italiani per l’acquisto di eReader è aumentata del 650% in 2 anni e ammonta a circa 120 milioni di euro nel 2012. La spesa per i tablet è d’altro canto cresciuta del 390%, toccando cifra 798 milioni di euro. Sui prezzi: a maggio 2013 il prezzo medio di un eBook era 10,41€ (8,63% al netto dell’IVA), mentre il prezzo medio di un libro è 18,00€ (17,31%) al netto dell’IVA. Gli acquirenti di eBook a fine 2012 risultavano essere circa 925mila, molti di più rispetto all’anno precedente – la crescita è stata del 63,1% rispetto all’anno precedente – ma in ogni caso ritratto di una nicchia di mercato, che vale l’1,8% degli acquirenti totali di libri. Per arrivare ai numeriprofetizzati dalla ricerca di ifBookThen di qualche mese fa sarebbe necessaria una rivoluzione di mercato vera e propria; il fatto che Amazon non venga contemplata nella ricerca (la multinazionale di Seattle non fornisce, perpolitica aziendale, nessun tipo di dato sulle sue vendite) potrebbe suggerire di considerare alcune oscillazioni dei numeri, ma non tali da mettere in discussione la marginalità del fenomeno della lettura in eBook in questo paese. La nicchia dei lettori di eBook appare peraltro molto diversa, per composizione, dall’universo dei lettori generale. Se infatti a leggere sono, complessivamente, poco più le donne degli uomini (nell’universo dei lettori il 51,7% è donna e il 48,3% uomo), tra i lettori di eBook è maschio il 61,5%, femmina il 38,5%.

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Raddoppia l’offerta di ebook: sono l’8,3% dei titoli. Lo dice l’Aie

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In un anno l’offerta di titoli di e-book, i libri in formato digitale, in Italia è quasi raddoppiata: se a maggio 2012 erano 31.416, nello stesso mese del 2013 sono diventati 60.589, e rappresentano l’8,3% di tutti i titoli in commercio. I dati sono stati resi noti dall’Associazione italiana editori, in occasione della sesta edizione di Editech, giornata internazionale di studio e approfondimento dedicata agli operatori del settore editoriale, in corso a Milano. Dalla ricerca si evince anche che è in aumento il numero di lettori e acquirenti di libri digitali, soprattutto tra gli uomini. 

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Su 52,2 milioni di persone (la popolazione italiana con più di 14 anni di età), a fine 2012 il 3,1% ha letto un e-book, contro l’1,3% rilevato al quarto trimestre 2010, e l’1,8% ne ha acquistato uno, ben il 63,1% in più rispetto a fine 2010. Nell’ultimo anno il 51,7% delle donne ha letto almeno un libro, ma è il 38,5% di loro che legge un e-book; invece tra gli uomini che si sono dichiarati lettori (il 48,3% del totale maschile), il 61,5% nei 12 mesi precedenti si è dedicato alla lettura di un libro in formato digitale. “Il trend del mercato degli e-book è in crescita percentuale, ma i valori assoluti sono ancora molto bassi”, ha spiegato Andrea Angiolini, presidente della Commissione digitale dell’Aie, il quale ha aggiunto a riguardo che l’editoria digitale: “E’ una prospettiva necessaria ma non ancora sufficiente” in quanto “il business è sorretto ancora dalla carta”. I numeri della rilevazione presentata all’Editech lo confermano: in Italia il mercato degli e-book è stato stimato a giugno 2013 in 23,8 milioni di euro e rappresenta una fetta del 1,8% del valore del mercato che comprende libri stampati e digitali e che ammonta a 3,2 miliardi di euro. Invece nel mondo anglosassone il mercato degli e-book è più affermato: negli Stati Uniti rappresenta il 25% del valore di mercato editoriale e nel Regno Unito il 12,9%. 

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Editori faccia a faccia con il futuro, tra digital disruption e fenomeno self publishing:

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Editori faccia a faccia con il futuro, tra digital disruption e fenomeno self publishing: saranno tracciate domani, 20 giugno, a partire dalle 9 nella sala Conferenze di Palazzo Reale (piazza Duomo 14) a Milano, le prospettive nel settore editoriale nell’ambito dell’innovazione tecnologica. 

digital publishing‘s insight:

L’appuntamento è con la sesta edizione di Editech, la Giornata internazionale di studio e approfondimento organizzata dall’Associazione Italiana Editori (AIE) per far conoscere agli operatori, ancor prima che al grande pubblico, le tendenze in atto in un momento in gli editori si trovano davvero a “Navigare contro corrente, al tempo della digital disruption”.

Nuove dinamiche tra autore e lettore, quote crescenti di servizio al cliente, qual è oggi il ruolo dell’editore? Per approfondire il tema, a partire dai dati, tracciando una fotografia a 360 gradi del fenomeno forse più chiacchierato del momento, esce domani, proprio in occasione di Editech (e in vendita sulle principali piattaforme a 1,99 euro), l’instant ebook dei Quaderni del Giornale della Libreria, a cura dell’Ufficio studi AIE, “Prospettiva self publishing. Autori, piattaforme e lettori dell’editoria 2.0”.

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