Lucca, 4 dicembre 2013 – Il futuro della scuola e della formazione diventa il presente. Grazie a "futurText". Il primo festival internazionale che riflette sul testo digitale come trama che riscrive i nuovi stili di apprendimento e insegnamento. Ed è Lucca, nelle suggestive sedi della chiesa di San Francesco e del Complesso di San Micheletto, ad ospitare questa rassegna di respiro mondiale, la prima e l’unica, in programma il 6 e il 7 dicembre prossimi, grazie ad una iniziativa di Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, Indire ed European Schoolnet, con la collaborazione dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana e dell’Ufficio Scolastico Provinciale, e il patrocinio del Miur, del Comune e della Provincia di Lucca e con la sponsorship di ENI e Var Group.
Il testo del futuro: visionario e digitale. Indagato, smontato e rimontato in tutte le sue possibili trame digitali e social del XXI secolo: testo immagine, testo parlato, testo scritto, testo audiovisivo, testo ambiente, testo aumentato, cioè arricchito della percezione sensoriale umana mediante informazioni non percepibili con i cinque sensi, testo virtuale. L’iniziativa si snoda all’interno di un universo affascinante e in continua evoluzione, propone novità e metodi, studia le applicazioni possibili per trasformare la scuola in un laboratorio del futuro, dove il cuore antico, pulsante di storia, filosofia, letteratura e matematica, viene pompato dalla scienza e dall’innovazione tecnologica sempre più a misura di studenti “nativi digitali”. E fa qualcosa in più: divulga le conoscenze con voci nazionali e internazionali in una ‘due giorni’ interamente dedicata alla scuola, un momento di aggiornamento e di scambio tra docenti, dirigenti scolastici, studenti, famiglie e tutti coloro che gravitano intorno all’istruzione e alla formazione, provenienti da ogni parte d’Italia.
Un evento, quello di futurText, che si inserisce nel più ampio disegno di attenzione alla Scuola, particolarmente centrato sulla didattica con le nuove tecnologie, che la Fondazione Crl finanzia con azioni mirate anche alla formazione dei docenti. Come il progetto UiBi, un inedito "hub" di esperienze, laboratori, Corsi di formazione (alcuni in collaborazione con l’Università di Pisa e Indire) e piattaforme digitali (un Social Learning Environment realizzato attraverso un Portale diattico social e, da febbraio 2014, una App dedicata) che coinvolge la comunità scolastica provinciale e a breve, grazie al Protocollo di Intesa con l’Ufficio Scolastico Regionale, i docenti e gli alunni delle Scuole e Classi 2.0 della Toscana.
Quali contenuti, quali strumenti, quali applicazioni e metodologie possiamo offrire a un soggetto attivo, mobile, che per apprendere e per insegnare interroga i dati e li manipola per redistribuirli in nuove forme? Ecco le domande da cui prende le mosse futurText, offrendo un contesto di discussione, dibattito, confronto ed elaborazione attiva per azzardare qualche risposta. «I contenuti digitali – spiegano gli organizzatori del Festival – sono, per fare un esempio, la principale risorsa di tutti i progetti editoriali scolastici e l’elemento essenziale di ogni parte didattica intrapresa attraverso l’uso delle nuove tecnologie: libri di testo misti, oggetti didattici multimediali e interattivi, LIM, tablet, smartphone.
Tutto nel mondo della scuola digitale e della formazione ha come referente insostituibile un contenuto multicanale integrato e la sua adattabilità alle condizioni on site e mobili». Ciò significa che è necessario fornire agli studenti e ai docenti delle scuole, dell’università e della formazione in genere, strumenti che consentano loro di interrogare direttamente le fonti, reperire contenuti, gestire le informazioni e rielaborarle con software adeguati. Lezioni interattive, strumenti multimediali e materiali sempre più a misura degli studenti. La scuola italiana, negli ultimi cinque anni, sta cercando di modernizzare programmi e didattica all’insegna delle nuove tecnologie, le quali, però, da sole non bastano a modificare il sistema di apprendimento e le performance scolastiche degli alunni. Ciò che fa la differenza è come queste, se inserite nella scuola con un corretto processo e supportate da una solida preparazione, servano a destabilizzare le vecchie pratiche didattiche favorendo l’innovazione e la riduzione del gap di cultura tra istruzione e sistema sociale: in questo modo, una scuola più vicina al mondo degli studenti e una didattica più efficace e aggiornata finiscono per creare le migliori condizioni anche per gli apprendimenti maggiormente significativi.
Il programma. FuturText si sviluppa tra la Chiesa di San Francesco e il Complesso di San Micheletto. La prima giornata, tra convegni e mostre, si svilupperà nell’ex convento fresco di restauro, con l’inaugurazione della rassegna prevista per venerdì 6 dicembre alle 14 nella Chiesa di San Francesco. Nella seconda giornata workshop e talks animeranno i chiostri e le stanze del Complesso di San Micheletto, dalle 9 alle 17. La chiusura, invece, è affidata a un concerto in grande stile che si terrà nella Chiesa di San Francesco, intorno alle 17.30, eseguito dal Duo Paolo Ardinghi (violino) e Federico Nicoletta (pianoforte), dell’Istituto «L. Boccherini», con musiche di Franz Schubert e César Franck.
Durante gli incontri di futurText potrà avviarsi un momento di mutuo supporto tra pari, dal quale potranno scaturire eventuali iniziative per supportare il proprio livello di innovazione scolastica. I conduttori dei workshop di lavoro saranno i ricercatori Indire, i docenti e i dirigenti scolastici che hanno fatto da apripista nell’innovazione scolastica e nella ridefinizione degli ambienti di apprendimento. Obiettivo esplicito è poi quello di indicare le esperienze di riferimento e attivare scambi di conoscenze che non si esauriscano con l’evento di venerdì 6 e sabato 7, ma che possano continuare nel tempo realizzando, per esempio, accordi di rete o tracciando percorsi di innovazione sostenibile per la didattica e l’organizzazione, replicabili da tutti gli istituti interessati.
Fittissimo il programma degli incontri che abbracceranno i tre ambiti di approfondimento: la didattica, che pensa le necessità pedagogiche e da esse elabora modalità e strategie di intervento attraverso scenari operativi; i contenuti, globalmente considerati nel flusso della loro selezione, riuso, elaborazione produzione; le tecnologie utili alla gestione, elaborazione, produzione e distribuzione degli artefatti digitali, specialmente in condizione di mobilità e connettività permanente. Quattro, invece, le tipologie di eventi previsti all’interno della rassegna: FT Talk, centrati sulla discussione e sul confronto; FT Workshop, per la condivisione di esperienze; FT Convegni, con interventi di studiosi ed esperti di prestigio; FT Performance, con mostre, concerti ed altri eventi artistici. Tra questi rientrano la mostra L’obiettivo sulla scuola, curata da Pamela Giorgi e Andrea Benassi (entrambi ricercatori Indire) con la collaborazione dei proff. Maria Messere e Alessandro Lamantea che troverà casa nella Sagrestia della Chiesa di San Francesco; lo spettacolo teatrale La stanza di Galileo, realizzato da «Venti Lucenti», in collaborazione scientifica con OpenLab dell’Università degli Studi di Firenze, che si terrà venerdì 6 dicembre, alle 19, nella Sala Affresco del Complesso di San Micheletto.
È possibile seguire l’iniziativa su Twitter con Indire (hashtag #futurText), mentre per avere ulteriori informazioni basta visitare i siti web Indire e della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca.