Nov 26, 2015 | News on Augmented, Mixed and Virtual Reality
È una casa che si adatta completamente alle nostre esigenze e che ci aiuta a essere più produttivi in ogni nostra attività la casa del futuro. Parola di Fabio Santini, direttore della divisione Developer Experience di Microsoft Italia, quella che ha l’obiettivo di guidare i giovani, gli sviluppatori e i professionisti dell’Innovative technology affinché trasformino in realtà le loro idee. Insomma uno per il quale il futuro è già presente. Meglio, è già realtà, possibilmente “aumentata”.
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Una delle invenzioni che stanno già modificando il nostro mondo, infatti, è quella della “realtà aumentata”: in breve, l’arricchimento della percezione umana mediante l’utilizzo di informazioni manipolate e convogliate su smartphone, pc o altri supporti video. Microsoft, in questo senso, ha già sviluppato un dispositivo che fa ricorso all’impiego degli ologrammi, cioè a immagini tridimensionali proiettate a distanza.
«Si chiama Hololens – spiega Santini (direttore della divisione Developer Experience di Microsoft Italia) – ed è un visore senza cavi che si indossa come fossero occhiali e che permette di vivere la realtà in maniera, appunto, aumentata. Tramite immagini tridimensionali, visualizzate attraverso le lenti dell’occhiale-display, possiamo metterci in rapporto con l’ambiente circostante, alla realtà, con il supporto di infinite informazioni aggiuntive tramite video, proiezioni 3d, videochiamate, creando una realtà, appunto, aumentata». Il tutto dovrebbe servire a essere più produttivi in ogni momento della giornata, in ogni nostra azione, anche in quelle all’interno della casa.
Come si fa a essere più produttivi in casa?
«Un esempio: siamo in cucina e vogliamo fare una torta o prepararci una buona cena. Indossiamo Hololens e abbiamo accesso a infinite possibilità di ricette spiegate in tempo reale, mentre cuciniamo, direttamente sul visore che montiamo sugli occhiali. Stiamo facendo una cosa reale, aumentando la nostra realtà. Stiamo, quindi, diventando più produttivi. Oppure prendiamo uno dei giochi più diffusi al mondo, i Lego. Con la realtà aumentata i nostri figli possono utilizzare mattoncini infiniti. Fare costruzioni 3d sempre nuove».
È questo il futuro?
«Certo. La realtà aumentata ha dei margini di sviluppo incredibili. Ma è già realtà. Hololens esiste. Oggi gran parte degli oggetti che possediamo sono in grado di connettersi tra loro e con noi. Per capirci: esiste già la tecnologia per sapere quali vestiti abbiamo nell’armadio e che ci permetterebbe di “sfogliare” il guardaroba durante la colazione, servendoci dello smartphone.
Come esistono i programmi che ci dicono quale clima c’è fuori. Il problema è che ancora i vari oggetti non vengono prodotti per “parlarsi” automaticamente tra loro e poi che alcune tecnologie sono ancora costose. Ma sono due condizioni destinate a cambiare».
Mi affresca, allora, la casa del domani?
«La casa del futuro sarà costruita intorno a noi. Ci conoscerà talmente bene da adattarsi alle nostre esigenze, addirittura al nostro umore. Le pareti saranno loro stesse dei proiettori, degli schermi, e per vivere la realtà aumentata non avremo più bisogno di supporti. Sarà la realtà stessa ad aumentare.
E così i muri cambieranno colore quando vorremo, magari anche in base al nostro umore. Potranno essere abbelliti con quadri di qualsiasi autore proiettati a scelta. Gli armadi ci diranno quali vestiti sono lavati e stirati e quali no e quali sono i migliori abbinamenti per la giornata. Una stessa camera con l’ingresso di una persona diversa cambierà. Si setterà sul suo profilo».
Fantascienza?
«Futuro. E nemmeno troppo lontano. Le grandi
aziende che producono tecnologie ed elettrodomestici stanno già andando in questa direzione. Poi, sia chiaro, il forno resterà il forno perché il cibo dovrà sempre essere cotto. Ma grazie alla realtà aumentata l’unico limite che avremo sarà quello della fantasia».
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Nov 26, 2015 | News on Augmented, Mixed and Virtual Reality
Apple has acquired a Swiss real-time motion capture startup called Faceshift for an unknown amount, according to TechCrunch.
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The company’s virtual reality technology can be used to generate animated avatars and other computer generated figures that capture a person’s facial expressions in real time.
There were reports out earlier this year that Apple had already acquired Faceshift but these were unconfirmed.
TechCrunch, however, claims to have multiple sources and conclusive links between the companies.
When TechCrunch put the acquisition claim to Apple, the Cupertino firm said: "Apple buys smaller technology companies from time to time, and we generally do not discuss our purpose or plans." Apple has used this response in the past to comment on acquisitions.
A number of Faceshift employees now work for Apple outside Europe, according to TechCrunch.
It’s currently unclear how Apple will use Faceshift but the company’s technology is already being used in a number of areas.
For example, Faceshift allows gamers to control their on-screen avatars by pulling faces in real life. It also allows the movie industry to create avatars that mimic actor’s facial expressions more closely.
Faceshift was used in the latest Star Wars film to make non-human characters appear more real by improving their facial expressions.
It’s possible that Faceshift’s technology could also be used to verify a person’s identity but it’s understood that this is not something the company has focused on yet.
The company was founded in Zurich, Switzerland, by academics Thibaut Weise, Brian Amberg and Sofien Bouaziz. Today the company also has offices in San Francisco and London.
TechCrunch highlights that the London office is led by Nico Scapel, a visual effects expert with an impressive list of film credits.
Apple has already acquired several other companies focusing on augmented reality, motion pictures and facial recognition. In Europe, for example, it’s acquired PrimeSense, Polar Rose, and Metaio. Faceshift could help Apple to further progress its efforts in these areas.
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Nov 25, 2015 | News on Augmented, Mixed and Virtual Reality
La partnership tra Google e Disney per promuovere il nuovo e attesissimo capitolo di Star Wars prosegue a gonfie vele e dopo aver realizzato skin per tutti i servizi offerti dall’azienda di Mountain View, ora tocca a Google Cardboard, il visore fai-da-te per la realtà aumentata.
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Google e Disney, in collaborazione con Verizon, hanno realizzato una serie di esperienze per la realtà aumentata che tutti gli utenti dotati di Google Cardboard potranno ammirare a partire dal prossimo 2 dicembre attraverso l’app ufficiale per iOS e Android.
Gli episodi realizzati saranno direttamente collegati a Star Wars: Il risveglio della Forza, in uscita in Italia il prossimo 16 dicembre, ma al momento non sono stati diffusi maggiori dettagli sul loro contenuto. Se non avete ancora avuto modo di provare con mano i Google Cardboard, questa potrebbe essere l’occasione perfetta per acquistare o realizzarne un paio.
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Nov 24, 2015 | News on Augmented, Mixed and Virtual Reality
Entro il 2017 le vendite di visori per la realtà virtuale raggiungeranno i 70 milioni di unità e genereranno 8,8 miliardi di dollari di ricavi sul fronte hardware e 6,1 miliardi su quello software. La previsione è dei ricercatori di SuperData, e arriva in concomitanza con il debutto del Gear VR, il visore di Samsung da 99 dollari in vendita in Usa da venerdì scorso. L’esordio è stato positivo, tanto che su Amazon e BestBuy le scorte risultano esaurite.
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Entro il 2017 le vendite di visori per la realtà virtuale raggiungeranno i 70 milioni di unità e genereranno 8,8 miliardi di dollari di ricavi sul fronte hardware e 6,1 miliardi su quello software.
La previsione è dei ricercatori di SuperData, e arriva in concomitanza con il debutto del Gear VR, il visore di Samsung da 99 dollari in vendita in Usa da venerdì scorso. L’esordio è stato positivo, tanto che su Amazon e BestBuy le scorte risultano esaurite.
«Siamo lieti della risposta positiva degli acquirenti e lavoriamo sodo per soddisfare gli ordini il prima possibile», ha commentato la compagnia. Il visore di Samsung è compatibile solo con gli ultimi dispositivi mobili di fascia alta della casa coreana: Galaxy S6, S6 Edge, S6 Edge Plus e Note 5.
Se per gli analisti il decollo della realtà virtuale è strettamente legato a una prima adozione nel settore dei videogiochi, il Gear VR è già al centro anche di esperimenti editoriali: il settimanale statunitense The New Yorker ha lanciato, il mese scorso, una app per sfogliare virtualmente la rivista con la sensazione di tenerla tra le mani.
Samsung ovviamente non è l’unico attore in campo. Nei prossimi mesi sul mercato arriveranno Oculus Rift di Facebook, il PlayStation VR di Sony e l’Htc Vive, mentre sono già in commercio i Google Cardboard, i visori economici in cartone di Big G che il New York Times un mese fa ha deciso di distribuire al suo milione e oltre di abbonati per mostrare una serie di documentari.
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Nov 23, 2015 | News on Augmented, Mixed and Virtual Reality
Siete interessati a comprare una Volvo? Volete vedere interno e dettagli dell’auto dei vostri sogni? Nel prossimo futuro potrete farlo semplicemente indossando un dispositivo di realtà aumentata, senza dover andare da un concessionario di automobili.
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Il produttore svedese ha annunciato che utilizzerà HoloLens, il dispositivo di realtà aumentata firmato Microsoft, per offrire ai clienti un’esperienza di showroom virtuale. Scott Ericsson, responsabile marketing del team HoloLens, ha dichiarato in un post che, grazie a questa collaborazione, gli utenti potranno esaminare un’automobile e vedere i dettagli dell’interno, anche in movimento.
Il dispositivo di realtà aumentata HoloLens è dotato di sensori e strumenti di elaborazione che creano una finestra nel campo visivo di chi lo indossa, e attraverso questa finestra l’utente può interagire con gli oggetti digitali.
Volvo e Microsoft stanno lavorando insieme anche su altre iniziative, secondo quanto riportato da GeekWire. Le due aziende stanno collaborando su un progetto di auto a guida autonoma, in competizione con Tesla, Google e probabilmente Apple, se porterà a compimento il progetto della sua auto a guida autonoma.
Microsoft ha avviato diverse partnership per lo sviluppo di applicazioni del suo dispositivo di realtà aumentata: l’azienda ha annunciato che sta collaborando con la NASA, Trimble e la Case Western Reserve University.
Gli sviluppatori indipendenti interessati a HoloLens possono richiedere a Microsoft il developer kit, disponibile al costo di 3.000 dollari. Non è ancora noto quando questo dispositivo (che dovrebbe essere disponibile nel primo trimestre del 2016) giungerà alla versione finale per il mercato consumer.
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