Apple has a new patent for a projector that uses augmented reality

Apple has been granted a patent for a projector that uses augmented reality technology, Patently Apple reports.

Sourced through Scoop.it from: uk.businessinsider.com

 

Apple’s augmented reality projector includes two key pieces of technology. First of all, it has a camera that scans an environment like a room or an office. It builds a digital model of that space, and detects which surfaces it can project images onto.

 

The second part of the AR projector would be, well, the projector, which changes what the user sees. This isn’t Apple’s first patent for an augmented reality projector. Patently Apple points out that Apple already gained a patent for a similar projector in October.

The new patent filing from Apple shows a system that brings digital content such as eBooks and movies into the real world by projecting them onto surfaces. That could make people more likely to shell out for purchases if they appear to be physical.

 

It’s important to note the difference between augmented reality and virtual reality. Virtual reality (often abbreviated as "VR") creates an entirely new world for people to explore. But augmented reality (abbreviated as "AR") takes an existing environment and changes it.

 

Just because Apple filed a patent for an augmented reality projector doesn’t mean that it’s going to release one. The company files lots of patents, in part to protect its ideas, but also as a marketing tool. In the past the company has patented outlandish projects like a digital screen that can be rolled up like a newspaper.

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Nasa delivers Microsoft Hololens augmented reality headset to the ISS

Astronauts aboard the International Space Station (ISS) will receive augmented reality headsets as part of Nasa’s latest resupply mission. Two Microsoft HoloLens devices will be sent as part of Project Sidekick, which aims to explore applications of holographic computing in space exploration.

Sourced through Scoop.it from: www.ibtimes.co.uk

 

Nasa tested the HoloLens in weightless conditions in preparation for sending the augmented reality device up to the ISS.

"HoloLens and other virtual and mixed reality devices are cutting-edge technologies that could help drive future exploration and provide new capabilities to the men and women conducting critical science on the ISS," Sam Scimemi, director of the ISS program, said in a statement. "This new technology could also empower future explorers requiring greater autonomy on the journey to Mars."

 

The HoloLens headsets will improve communication between astronauts and ground control by allowing technicians in Houston to view what an astronaut is seeing in real time using the remote expert mode. The augmented reality functionality will mean ground control staff could draw the astronaut’s attention to a specific button or piece of hardware in their field of vision.

 

A second mode on the device acts as an instruction manual for the astronaut. Procedure mode is expected to explain tasks by placing animated holograms on top of whatever an astronaut is working on.

 

"As opposed to virtual reality, which removes you from the real world, with HoloLens the real world plays just as much into the experience as the digital assets," said Alex Kipman, a Microsoft software engineer who worked closely on the HoloLens. "We’re adding photons to the back of your eye. They feel anchored and pinned in the real world, but are see through.

 

"Microsoft HoloLens is about transforming the ways you create, connect, and explore. Sidekick is a prime example of an application for which we envisioned HoloLens being used – unlocking a new potential for astronauts and giving us all a new perspective on what is possible with holographic computing."

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Autodesk punta sulla realtà aumentata con Microsoft HoloLens

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Autodesk e Microsoft hanno unito le forze in un progetto di realtà aumentata. Le due società hanno annunciato che Autodesk Fusion 360 – un software che consente agli utenti di progettare, testare e realizzare oggetti fisici – sarà connesso con il dispositivo HoloLens di Microsoft.

Sourced through Scoop.it from: www.cwi.it

 

In questo momento ci sono pochi dettagli sul prodotto finale, ma Autodesk e Microsoft hanno collaborato nel corso dell’ultimo anno per “portare” modelli 3D da uno schermo al mondo reale attraverso la visualizzazione con HoloLens.

 

La collaborazione potrebbe permettere ai progettisti che lavorano con il software Fusion di lavorare insieme su modelli digitali nel mondo fisico, se tutti i soggetti coinvolti indossano uno dei dispositivi di realtà aumentata di Microsoft.

 

Il potenziale vantaggio è che non sarebbe più necessario spendere molto tempo nella produzione di prototipi fisici per vedere come si inserisce un prodotto nella vita reale, anche se gli HoloLens non potranno sostituire completamente i prototipi fisici.

 

Questa partnership è molto importante per Microsoft. Fino a questo momento, l’azienda di Redmond ha lavorato con altre imprese per sviluppare applicazioni su misura per il suo dispositivo di realtà aumentata. Tali applicazioni mostrano le potenzialità di HoloLens, ma non necessariamente vanno oltre le mura delle società che le sviluppano.

 

Questo nuovo programma potrebbe essere utile per qualsiasi progetto professionale, e potrebbe rendere gli HoloLens interessanti anche per le aziende che non vogliono sviluppare le proprie applicazioni.

 

Gli sviluppatori che vogliono provare la prima versione di HoloLens possono chiedere il developer kit, che costa 3.000 dollari. Microsoft renderà disponibile il kit nel primo trimestre del 2016.

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Google Glass 2: nuovo brevetto rivela il suo design

La societa di Mountain View è sempre alla ricerca di nuove soluzioni per rendere più facile la nostra vita. Un nuovo brevetto è stato depositato da Google, si tratta di un dispositivo “indossabile” stile Google Glass di cui circolavano da tempo voci di una nuova versione, ma con un disegno diverso dai precedenti occhiali destinato a coprire un solo occhio e orecchio.

Sourced through Scoop.it from: it.blastingnews.com

 

A big “G” è stato concesso un brevetto per un indossabile che potrebbero essere una versione 2.0 dei Google Glass.

Per chi non conoscesse Alphabet inc. è una holding di proprietà di Google dedita alla ricerca e sviluppo, investimento, in settori ben diversi dal core business di big “G”: il web. In questa azienda confluiscono vari progetti e aziende acquisite col tempo: dall’azienda di termostati Nest acquisita l’anno scorso, al progetto Calico che ha come obiettivo quello di migliorare la nostra salute, la start-up Sidewalk Labs con cui Google mira a ridisegnare e a migliorare la vita urbana tramite le ultime tecnologie, ai laboratori Google X in cui si cerca di realizzare importanti innovazioni tecnologiche per il prossimo futuro, il progetto Fiber che mira ad un ambizioso obiettivo, sviluppare una connessione ultra veloce per arrivare infine alle società di investimento Google Ventures e Google Capital.

 

Verso una seconda generazione di Google Glass ?

 

Le diverse voci in merito ad un presunto ritorno sul mercato degli occhiali a realtà aumentata di Google, sembrano ora essere confermate da quest’ultimo brevetto depositato presso l’Ufficio Brevetti degli Stati Uniti: US Patent. No. 9.195.067 B1 sotto il nome di “Wearale Device with input and output structures”.

 

Come si può vedere nei disegni che accompagnano questo brevetto sembra che la nuova idea della società di Mountain View per il suo Glass 2 conserva parte della filosofia del progetto precedente, con la differenza che questa volta il dispositivo possiede un solo monitor per la realtà aumentata indossabile su un unico occhio che è posto sul lato sinistro della faccia, sorretto dall’orecchio tramite un perno situato sulla nuca e lo blocca per evitare che il dispositivo cada. La cintura è regolabile, in modo che possa essere configurato dall’utente in tre punti o posizioni differenti: vicino alla tempia, lungo l’asta e lungo la parte posteriore della testa, a quanto scritto sui documenti del brevetto.

 

Non si sa con certezza se Google rilascerà mai questo wearable. Non ci sono piani di rilascio o di presentazione di questo nuovo modello di Glass nel medio periodo. Dispositivo che utilizza la stessa tecnologia della precedente versione, senza stravolgere completamente il progetto e la sua filosofia di sviluppo. Questa volta mette da parte il concetto di occhiali e sperimenta un nuovo design che dite avrà successo?

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Volkswagen usa la realtà aumentata per costruire auto migliori

Grazie ad un’iniziativa della casa automobilistica tedesca, attuata per migliorare il processo produttivo, l’equipaggiamento standard degli operai prevede anche un paio di smart glass. Aiuteranno a non commettere errori.

Sourced through Scoop.it from: www.dday.it

 

Il successo di un prodotto, e dell’idea ad esso collegata, si verifica soprattutto quando lo si adopera in campo lavorativo. Gli occhiali "smart", rimasti perlopiù relegati al mondo del gaming e dell’intrattenimento, stanno per conoscere finalmente un’applicazione che li renderà uno strumento necessario per centinaia di persone.

 

Volkswagen, precisamente nello stabilimento di Wolfsburg, dopo un esperimento a campione durato 3 mesi circa, ha deciso di aggiornare l’equipaggiamento standard dei propri dipendenti con un paio di Smart Glasses. L’obiettivo è quello di aumentare ulteriormente la sicurezza, e la velocità, nel processo di produzione.

Tanti i benefici apportati dall’utilizzo degli occhiali intelligenti, comunica Volkswagen. Gli operai ricevono in automatico tutte le informazioni di cui hanno bisogno, come numeri di serie e posizioni della componentistica, visualizzandole direttamente nel loro campo visivo così da avere entrambe le mani libere.

 

La fotocamera incorporata funge da lettore di codici a barre così da capire, nell’immediato, se si sta eseguendo la giusta operazione.

“La digitalizzazione sta diventando sempre più importante all’interno del processo produttivo e gli Smart Glasses 3D aiutano alla cooperazione fra esseri umani e macchine portandola ad un nuovo livello”, sono le parole di Reinhard De Vries, Responsabile Capo del reparto Logistica a Wolfsburg.

 

Il loro utilizzo è tuttavia facoltativo e il dipendente ha a disposizione un periodo di prova per familiarizzare con il sistema prima di utilizzarlo in via definitiva sul lavoro. Sono attualmente 30 i membri del personale che operano con gli Smart Glasses 3D in diversi rami dell’azienda.

 

Una sola "nota": l’azienda nel comunicato definisce gli occhiali come 3D, in realtà ci sembrano, almeno dalle foto fornite, semplici Google Glass. Gli occhiali non sono quindi 3D, ma forniscono una visione "augmented reality" probabilmente più utile in ambito lavorativo del 3D stesso.

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