Nell’intervista rilasciata a Xbox Wire, Danny Isaac (produttore esecutivo Rare) ha parlato soprattutto delle potenzialità della nuova periferica Microsoft e della notevole differenza rispetto al predecessore per Xbox 360. Citando testualmente, Isaac ritiene che il nuovo Kinect per Xbox One sia in grado di offrire una potenza di 10 volte superiore rispetto all’attuale, permettendo un livello di precisione mai visto prima. Sempre secondo Rare, il nuovo Kinect è in grado di “rilevare anche i minimi movimenti e gesti con estrema precisione, come un semplice movimento mano per dare un po’ di gas in Wake Racing”.

Nel video si notano chiaramente alcune delle potenzialità del nuovo Kinect: in particolare, l’apparecchio effettua la scansione 3D del viso del player e lo trasforma in un Champion, un personaggio del gioco, che prende parte attiva alla competizione anche quando si è offline. Inoltre, Danny Isaac fa riferimento alla tecnologia Kinect Real Vision, che permette a Kinect di rilevare ed effettuare il tracking di più player con precisione millimetrica fino a 3 metri di distanza.

Tutto quello che bisogna fare è piazzare il catalogo cartaceo nel punto in cui si vuole mettere l’acquisto; quindi si inquadra la zona tramite la fotocamera dello smartphone o del tablet e si avvia l’app, scegliendo il mobile desiderato. Sullo schermo apparirà un’immagine della stanza con un rendering in 3D del mobile: sarà possibile quindi valutare immediatamente se dimensioni e colore siano adeguati.

«I nostri clienti» – spiega Peter Wright, responsabile della catena in Irlanda e Gran Bretagna – «vogliono poter controllare se i prodotti che li hanno ispirati nel catalogo staranno bene nelle loro case. Offrire un modo di adoperare la tecnologia mobile per testare i prodotti significa che la tecnologia ha uno scopo pratico».

Oculus Rift uscirà nel corso del 2015, e al momento sono state inviate 20.000 dev units agli sviluppatori di tutto il mondo: un numero impressionante, che ci fa anche capire di come Oculus stia lavorando davvero a larga scala per far decollare la realtà virtuale.

Secondo Luckey questa tecnologia ha davanti un futuro radioso: ”La realtà virtuale è ancora agli inizi – afferma Luckey – tuttavia sta progredendo a passi davvero veloci e nel giro di qualche anno saremo in grado di raggiungere il realismo e l’immersione di un ambiente virtuale come Matrix”. Tutto, ovviamente, senza alcun innesto nel collo, senza pillola rossa e bianconigli da seguire

In Germania, a Brema, è stato completato con successo un delicato intervento chirurgico al fegato di un paziente grazie anche al contributo di iPad di Apple. I chirurghi hanno utilizzato la fotocamera di iPad e un’applicazione di realtà aumentata (insieme ad alcune scansioni pre-esistenti) per completare l’operazione al fegato. Durante l’intervento, è stata scattata con la fotocamera di iPad una foto del fegato del paziente, poi integrata con le informazioni provenienti da scansioni 3D, utilizzando un’applicazione personalizzata.

Prima dell’operazione i medici hanno creato una mappa 3D del fegato del paziente utilizzando la tecnologia di imaging medica convenzionale. Questa informazione è stata poi combinata con una foto dell’organo, scattata durante le prime fasi dell’operazione da parte del chirurgo, utilizzando la fotocamera di iPad. La foto è stata poi combinata con le informazioni di scansione per creare una mappa virtuale del fegato dell’individuo, che mostra esattamente dove si trovavano i tumori, i principali vasi sanguigni e altri ostacoli che avrebbero potuto complicare l’intervento. Alla fine l’intervento è stato portato a termine con successo.

Questa tecnica della realtà aumentata potrebbe avere applicazioni per altri organi e operazioni, ad esempio per la rimozione di tumori del pancreas o per la necessità di essere ancora più precisi nell’asportazione delle masse tumorali.