Bamboo Pad di Wacom l’esperienza due-in-uno.

See on Scoop.itdigibook

Bamboo Pad è la soluzione Wacom per aggiungere movimenti di navigazione, disegno e funzionalità per la scrittura a mano alla normale esperienza al computer.

digital publishing‘s insight:

Una volta connesso a qualunque computer portatile o fisso avente Windows 8 ( o Windows 7), l’esperienza di navigazione autentica e naturale comincia immediatamente.

“Bamboo Pad, ben lontana da essere semplicemente un nuovo touch pad sul mercato, soddisfa i bisogni dei numerosi utenti che vogliono navigare utilizzando i movimenti. Ideale per aggiungere firme personali, disegnare in digitale o scrivere commenti a mano sui documenti, Bamboo Pad offre la tipica esperienza di una stylus Wacom sensibile alla pressione”, sottolinea Rüdiger Spohrer, Vice President Marketing EMEA.

Bamboo Pad usa la tecnologia della penna Wacom, rinomata e brevettata, (Wacom feel IT techonologies), e il design super sottile del pad permette un uso confortevole che offre comodità durante le lunghe ore di lavoro. A differenza dei mouse tradizionali, il pad offre movimenti multi-touch (in particolare quando utilizzato con Windows® 8), dalla sensazione naturale. La comunicazione diventa ancora più visuale e divertente, grazie alla possibilità di aggiungere scarabocchi, disegni e scritte a mano con la penna inclusa. Le email possono contenere firme personali, parole e paragrafi evidenziati che aiutino i lettori ad arrivare dritti al punto. Gli utenti Windows 8 hanno anche la possibilità di scaricare gratuitamente la nuova app Bamboo Paper da Windows Store. Questo software permette agli utenti di prendere appunti e fare scarabocchi.

Wacom, già esperta nella sensor technology per penne digitali e touch display, offre ora un dispositivo di interfaccia due in uno, caratterizzato da naturalezza di utilizzo e stile, che permette agli utenti di aggiungere un po’ di divertimento e creatività alla quotidiana vita d’ufficio. La tecnologia Wacom assicura che movimenti e scrittura a mano non interferiscano mai l’un l’altro, dal momento che il pad riconosce la penna o il dito e automaticamente disattiva le funzioni pen o touch, in base alla necessità. Con Windows 7 e 8, gli utenti possono semplicemente collegare il pad, mentre coloro che utilizzano Apple (MacOS 10.7 o successivi) devono prima installare un driver, che può essere scaricato dal sito di supporto Wacom.

Bamboo Pad è disponibile con connessione wireless o cavo USB. È disponibile in quattro design, tutti curatissimi: gli utenti possono scegliere tra un discreto grigio con superficie lucida, o un pad bianco con dettagli di tre colori, freschi e alla moda, blu, verde chiaro o viola (solo wireless). Naturalmente, ogni Bamboo Stylus con tecnologia feel™ può essere usata su Bamboo Pad.

See on www.assodigitale.it

Styli digitali per tablet: nuova generazione di Bamboo

See on Scoop.itdigibook

Gli styli digitali di Wacom sono più versatili per l’uso quotidiano con i device mobili. 

digital publishing‘s insight:

Oggi Wacom presenta la sua nuova linea di Bamboo styli. Bamboo Stylus solo e Bamboo Stylus duo sono le versioni migliorate e di seconda generazione della popolare gamma di styli digitali lanciata nel 2011.

 

Bamboo Stylus solo è una stylus per dispositivi touchscreen, iPad® incluso, con un tappo protettivo aggiunto nell’ultima versione. Bamboo Stylus duo è una soluzione due-in-uno, che offre sia la stylus per touchscreen che la penna a sfera per l’uso su carta. Oltre a questi modelli di seconda generazione, Wacom offre Bamboo Stylus alpha come aggiunta alla gamma, una stylus entry price che replica fedelmente l’utilizzo della penna tradizionale.

 

Styli con stile

 

Bamboo Stylus solo e Bamboo Stylus duo offrono la migliore esperienza di penna della categoria, con un design elegante e di classe. Il soft touch e il tappo in elegante alluminio lucido in colori abbinati distingue queste styli dalle altre sul mercato. Entrambe le versioni sono disponibili in una gamma di vivaci colori: rosa, verde, giallo e blu, per aggiungere un tocco di divertimento al tablet o allo smartphone di chi le utilizza. Oltre alle quattro varianti di colore, la duo e la solo, così come la alpha, sono disponibile nella versione bianco e nero. Il design moderno, che unisce materiali di prima classe e ergonomia, esprime la qualità Wacom che lo differenzia.

 

Scrittura e disegno migliorati

 

Durante l’utilizzo, la precisione è migliorata da un pennino più sottile (5 mm), sia per la solo che per la duo. Il corpo della stylus è solido e stabile nelle mani dell’utente. Scrivere, scarabocchiare o navigare su un touchscreen diventa ancora più naturale e autentico. “Il touch è ancora il metodo di input più comune sulla maggior parte di smartphone e tablet, ma la stylus ha ora trovato un suo posto tra gli utenti” dichiara Rüdiger Spohrer, vice president marketing EMEA. “Le styli permettono un modo più accurato e preciso di prendere appunti durante riunioni o in classe, di scarabocchiare idee in mobilità e di aggiungere elementi scritti a mano su messaggi visuali con app adatte – come Bamboo Loop, di Wacom, per esempio, o Bamboo Paper, che permette agli utenti di catturare idee e pensieri ovunque, in qualunque momento. Wacom continua a fare tesoro dei suoi 30 anni di esperienza nello sviluppo di styli.”

See on www.assodigitale.it

Tra carta e digitale, tre workshop a cura di AIE

See on Scoop.itdigibook

Alla scoperta della Milano delle nuove opportunità e delle nuove professioni editoriali.

digital publishing‘s insight:

Alla scoperta della Milano delle nuove opportunità e delle nuove professioni editoriali. Il capoluogo lombardo è diventato tra XIX e XX secolo la capitale dell’editoria italiana ma anche una città in grado di offrire ai giovani percorsi e opportunità formative (la Scuola professionale tipografica Giuseppe Fumagalli, la Scuola del libro presso la società Umanitaria) per la nascente, moderna, industria del libro.
È ancora così: Milano si conferma la capitale del libro e dei lettori. Qui si legge ben di più della media nazionale (il 53,9% rispetto al 46% della media italiana), qui si stampano e si distribuiscono oltre il 40% dei libri cartacei italiani, qui si pubblicano oltre un terzo dei titoli complessivi italiani (il 31,7% per la precisione). “Per questo – ha spiegato il presidente dell’Associazione italiana editori (AIE) Marco Polillo – abbiamo scelto di riprendere in occasione di Bookcity e in un momento di cambiamento nei modi di essere editore e di trasformazione nelle figure, il filone formativo, proponendo un set di incontri che ruotino attorno alle nuove professioni e ai nuovi modi di intendere il libro. Milano è ancora una città all’avanguardia sotto il profilo editoriale”.
Tre incontri-workshop gratuiti, rivolti a universitari, appassionati, curiosi, per conoscere il futuro del mestiere dell’editore, tra nuove figure professionali, nuovi modi di intendere la grafica, nuove forme per il libro. E ancora un quarto appuntamento, imperdibile, a cura del progetto Libri Italiani Accessibili (LIA): un reading al buio degli autori Federica Bosco, Marco Buticchi, Gianrico Carofiglio e dell’editrice Emilia Lodigiani, che, alternandosi alla lettura con altrettanti lettori non vedenti, renderanno le parole dei loro ultimi libri le vere protagoniste nel buio. Per partecipare agli incontri è sufficiente iscriversi con una mail a bookcity@aie.it (specificando a quale dei 4 appuntamenti) entro il 18 novembre.
Ecco gli appuntamenti nel dettaglio

Copertine a prova di store – in programma giovedì 21 novembre, alle 14.30 al Politecnico di Milano (Aula Castiglioni – via Durando 10) – è un vero e proprio workshop professionale. Al centro, quali sono gli elementi che rendono appetibile una copertina? In libreria, ma anche in uno store on line? Secondo quali criteri si progetta il layout di una collana? Quali sono le differenze tra progettare una copertina di carta e una cover di bit? Ne parleranno, moderati da Giovanni Peresson (AIE), Gianmarco Senatore (AIE), Margherita Pillan (Scuola di Design, Politecnico di Milano), Mario Piazza (46xy comunicazione visiva), Giulia Ichino (Editor fiction italiana per Mondadori) e Giacomo Callo (art director Mondadori) .
Designing interaction. Quando i libri diventano App, in programma giovedì 21 novembre, alle 18.30 allo IED – Istituto Europeo di Design (Aula Magna S10 – via Sciesa 4). Un workshop con al centro un solo interrogativo: se i libri si scaricano sui tablet, e le copertine diventano icone, come si deve riprogettare la grafica di ebook e app editoriali per catturare l’attenzione del lettore? Ne discuteranno, moderati da Cristina Mussinelli (AIE), Lorenza Negri e Caterina Pinto (Boombang Design), Dario Albini (Studio Atabaliba), Antonio Misseri (La Vita Nova – Sole24Ore), Barbara Corti (Condè Nast) e Luca Infante (Infante Corporation).
Reading al buio (a cura del progetto LIA) – in programma sabato 23 novembre, alle 11 e alle 12 all’Istituto dei Ciechi di Milano (via Vivaio 7, Sala Stoppani). Federica Bosco, Marco Buticchi, Gianrico Carofiglio, Emilia Lodigiani e altre voci si alterneranno in due reading successivi in cui vere protagoniste saranno le parole, che escono a sorpresa dal buio. Brani di libri letti a viva voce dai propri autori e da altrettanti lettori non vedenti all’Istituto dei Ciechi di Milano: per il pubblico, immerso nell’oscurità, sarà l’occasione per sperimentare un nuovo modo di leggere. E “vedere” una storia prendere forma nel buio.
Chi è il Readers community manager? Nuove professioni alla prova del Web, in programma domenica 24 novembre, alle 10 a Palazzo Reale (Sala conferenze dell’Assessorato alla Cultura): una panoramica su alcune delle nuove figure legate al mondo dell’e-book e dell’editoria digitale che il Web sta iniziando a delineare. Digital content curator, Readers community manager, Self publishing consultant: in cosa consiste il loro lavoro, quali percorsi di studio e professionali intraprendere, quali competenze avere, sulla rete e fuori? E soprattutto: qual è la domanda delle case editrici e dell’industria dei contenuti per queste nuove figure? Ne parleranno Andrea Bongiorni (WePub), Luca Conti (Simplicissimus Book Farm), Anna Lionetti (mEDRA), Letizia Sechi (autrice Apogeo), Barbara Sgarzi (consulente in social media e digital writing) e Giovanni Peresson (AIE).

See on www.datamanager.it