No, l’editoria non sta morendo, è solo in evoluzione. Molti autori lo stanno comprendendo e stanno cambiando il loro approccio. Gli editori tradizionali dovrebbero fare lo stesso
La nuova realtà che racconta Eisler, da sempre uno dei pionieri e degli sperimentatori dell’editoria digitale, «è fatta da decine di migliaia di autori che si stanno presentando al pubblico con la scelta di far libri a basso prezzo con il self-publishing. Molti altri preferiscono il percorso tradizionale. Altri ancora la via ibrida, facendo un libro da soli, uno con Amazon e uno con un editore».
In ogni caso, argomenta Barry, la distribuzione digitale è disponibile per chiunque voglia usarla, allo stesso modo. E fornisce agli autori un’alternativa molto interessante. E, se ha senso aver timore di un cambiamento così veloce, non è molto ragiovole che gli editori guardino a queste novità con un approccio ostile. «Il digitale ha cambiato il ruolo degli editori. Prima erano un qualcosa di cui gli autori avevano bisogno. Oggi sono una soluzione che gli autori possono scegliere o non scegliere».
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