Ecco tre profili a confronto sul valore dei dati personali. Il Financial Times, infatti, ha provato a rispondere alla domanda pubblicando sul proprio sito un giochino in grado di calcolare il valore commerciale di ogni singolo profilo.
1) Un professionista sposato, senza figli, con una casa di proprietà, affetto da diabete, appassionato di viaggi e frequentante attività per perdere peso, abitudinario di siti Web relativi a gossip, cibo e politica, dotato di carta fedeltà per un grande magazzino, interessato all’acquisto di auto, vestiti e viaggi. Le società di marketing pagherebbero per i suoi dati 0,6 dollari.
2) Un manager di banca o società assucurativa, divorziato di recente, con figli, senza casa di proprietà ma traslocato di recente, possessore di una barca e frequentatore di palestre e centri fitness, abituale visitatore di siti Web relativi a finanza, politica e blog influenti, interessato all’acquisto di prodotti finanziari, auto e un nuovo smartphone.Le società di marketing pagherebbero per i suoi dati 0,42 dollari.
3) Un imprenditore milionario, fidanzato da oltre tre mesi e in attesa del primo figlio, affetto da obesità, proprietario di una casa e di un piccolo aereo privato, appassionato di crociere, impegnato in attività per perdere peso, abituale visitatore di siti Web relativi a cucina, cibo, auto, giochi e cinema, interessato all’acquisto di auto, vestiti, pacchetti viaggio e in cerca di un nuovo smartphone. Le società di marketing pagherebbero per i suoi dati 1,05 dollari.
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