Il Reuters Institute for the Study of Journalism, ha recentemente pubblicato un interessante studio, riguardante l’atteggiamento di 11.000 lettori di nove nazionalità differenti, nei confronti dell’informazione, del come e del dove venga consumata.
Il Digital News Report 2013, indica soprattutto un forte cambiamento nell’ecosistema dell’informazione digitale, notevolmente evolutasi durante l’anno passato. Secondo l’Institute, è avvenuto un “cambiamento radicale nell’atteggiamento pubblico riguardo all’informazione digitale, che ha portato a raggiungere un numero di lettori, disponibili a pagare per l’accesso a contenuti digitali, doppio rispetto all’anno passato”. Significa forse che i colossi dell’informazione possono riposare in pace, perché questi dati indicano il paywall come lo strumento che risolverà tutti i loro problemi? Assolutamente no. La crisi che si è abbattuta sul mondo dell’informazione non si arginerà con la semplice offerta di contenuti digitali a pagamento, ma questi potranno comunque colmare quel gap creatosi, andando a dialogare soprattutto con i giovani consumatori. Non sorprende infatti come siano proprio loro quelli che leggono e guardano di più le notizie a pagamento, soprattutto via smartphone e tablet.
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