“Ritengo che le politiche del Governo per l’editoria debbano far segnare un cambio di prospettiva, superando la logica puramente “resistenziale” e conservativa,imposta anche dai reiterati tagli di bilancio degli ultimi anni. Occorre un piano incisivo di rilancio dell’intero settore che contempli la modernizzazione degli strumenti dell’intervento pubblico adeguandoli al nuovo contesto economico e tecnologico”.
Con queste parole il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Giovanni Legnini ha concluso l’audizione tenuta oggi davanti alla VII commissione della Camera. Legnini ha ribadito l’impegno del Governo a garantire un livello adeguato delle risorse per la contribuzione diretta, “quantomeno stabilizzando l’attuale livello finanziario già dalla prossima Legge di Stabilità e ciò anche in ossequio all’impegno assunto con l’ordine del giorno approvato alla Camera dei Deputati il 14 maggio scorso”. “Dobbiamo uscire – ha aggiunto – dalla logica della mera difesa dagli interventi di ‘potatura’ delle risorse disponibili per il settore, per avviarci verso una nuova stagione volta ad incentivare l’innovazione di prodotto e di processo, e questo non soltanto nelle aziende editoriali, ma coinvolgendo tutti gli operatori della filiera. La crisi economica ha aggravato la condizione di un settore già segnato da storici limiti strutturali, amplificando pregressi fattori di criticità che, in compenso, possono essere oggi meglio riconosciuti ed aggrediti. Si tratta, in definitiva, di una situazione difficile, ma – come accade in ogni grande passaggio di fase –anche ricca di opportunità.
La prima opportunità è costituita dall’evoluzione tecnologica e dall’avanzata del digitale, che sta indirizzando gli utenti verso diversi modi di accesso e fruizione delle notizie, anche paralleli (si pensi ai social network). Il nuovo perimetro dell’intervento pubblico ricomprende oggi i temi della salvaguardia del pluralismo del sistema editoriale e del sistema dell’informazione in un mercato sempre più dominato dalla tecnologia digitale; della modernizzazione del sistema della distribuzione; del sostegno all’innovazione tecnologica e alla trasformazione industriale; della tutela dell’occupazione, in particolare quella giovanile; della qualità e professionalità dell’informazione sul mercato dell’editoria digitale; e – non da ultimo – i problemi nuovi e peculiari che si pongono oggi per la tutela della proprietà intellettuale e per le garanzie della libertà di espressione e della piena accessibilità e sicurezza della Rete per tutti i cittadini. Non è un caso che si tratti di questioni che impegnano i Governi, i Parlamenti e le opinioni pubbliche di tutti i principali Paesi avanzati, con implicazioni di scala europea e globale. Lo conferma il fatto che, sia pure in forme diverse (dirette ed indirette), il sostegno all’editoria è ancora largamente presente e diffuso nei paesi dell’Unione Europea, dove raggiunge nel complesso un livello notevolmente superiore a quello attualmente vigente in Italia” ha concluso Legnini. Questi, nel dettaglio, i punti illustrati dal Sottosegretario:
1) sostegno alle ristrutturazioni aziendali conseguenti alle numerose crisi dichiarate con misure che contemplino l’accompagnamento in uscita delle professionalità in esubero e contestualmente incentivi all’ingresso di giovani professionisti in modo da favorire un adeguato ricambio generazionale in funzione dei processi di innovazione in atto;
2) altre forme di sostegno ai processi di innovazione del comparto anche a mezzo di incentivazioni fiscali alla diffusione dei contenuti digitali ed al rilancio della domanda di lettura di prodotti editoriali; misure finalizzate a favorire la modernizzazione della filiera della distribuzione e vendita dei giornali;
3) avvio di un processo di riforma del diritto d’autore con il coinvolgimento di tutti i dicasteri competenti, dell’AGCOM e delle molteplici esperienze e professionalità che hanno esaminato approfonditamente le problematiche attuali del diritto d’autore e dei diritti connessi;
4) iniziative volte a favorire un’intesa tra editori e motori di ricerca, ovvero in mancanza un intervento normativo che preveda la costituzione di un fondo per finanziare i progetti di innovazione dell’editoria italiana, alimentato principalmente dalla contribuzione dei motori di ricerca; ridefinizione del quadro finanziario del settore che preveda il recupero di risorse destinate all’estinzione di passività pregresse, la stabilizzazione del livello di risorse destinate alla contribuzione diretta in attesa di un eventuale ridisegno del quadro di sostegno all’editoria, la ridefinizione del quadro di incentivi fiscali vigenti anche a seguito del recente intervento limitativo delle agevolazioni IVA sui gadget.
“Per conseguire tali obiettivi – ha spiegato Legnini – , per approfondirne i contenuti e per individuare gli opportuni strumenti normativi e finanziari, ho ritenuto di promuovere un confronto tra tutti i soggetti di rappresentanza collettiva del settore. A tal fine ho già convocato, nei giorni scorsi, un tavolo che ha condiviso metodo e finalità dell’iniziativa. Il tavolo si riunirà nuovamente all’esito del confronto nei due rami del Parlamento sulle linee programmatiche.
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