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Berkeley Lab ha condotto uno studio sui consumi delle soluzioni cloud e ha pubblicato un modello che tutti possono usare online per valutare l’effettiva convenienza delle soluzioni cloud. I risparmi coinvolgono sia le grandi sia le piccole realtà.
I software cloud-based possono far risparmiare una quantità significativa di energia. Il dato emerge da uno studio condotto da Berkeley Lab, che ha realizzato un modello pubblico che chiunque può usare per esaminare l’impatto energetico e delle emissioni di carbonio di vari scenari di cloud computing. I datacenter fanno risparmiare energiaI manager IT possono inserire i dati relativi ai servizi in uso nella propria azienda, come datacenter e tipo di server, e vedere quanta energia si potrebbe risparmiare caricando client mail, CRM e software di produttività via cloud, anziché sui server locali. Stando ai calcoli di Berkeley, se le aziende dovessero effettivamente caricare le applicazioni sopraccitate su cloud ci sarebbe un risparmio di energia pari a quella necessaria per alimentare tutta Los Angeles per un intero anno.Il modello è interessante anche per dare una risposta alle piccole e medie imprese, alla domanda seeffettivamente anche per loro convenga il passaggio al cloud. Il segreto dei datacenter non è nella migliore efficienza, ma nel fatto che i datacenter che ospitano servizi cloud come quelli indicati adottano prodotti di gran lunga più efficienti rispetto a quelli usati in locale dalla maggior parte delle aziende. Non solo: secondo berkeley i risparmi energetici possono essere significativi in particolare per le piccole imprese, che tendono ad avere servizi IT più inefficienti.
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