Il protagonista del Datagate, lo scandalo scoppiato negli Stati Uniti in questi giorni, è Boundless Informant la soluzione Big Data utilizzata dalla National Security Agency per raccogliere dati relativi a cittadini di tutto il mondo. Una sorta di Big Brother ovvero un sistema di spionaggio che viola la privacy di miliardi di persone. Boundless Informant è un programma che dettaglia e mostra su una mappa interattiva la mole di dati sensibili raccolti dai computer e dai network telefonici in tutto il mondo che finiscono poi per venir analizzati dai potenti sistemi di elaborazione dei Big Data di cui dispone la Nsa.
In un arco di tempo di solo un mese, nel marzo scorso, sono stati setacciati quasi 3 miliardi di «dati d’intelligence» nei soli Stati Uniti. Su scala globale, nello stesso periodo, il totale di informazioni è stato pari a 97 miliardi. In base a quanto riferito dal New York Times il programma di Intelligence messo a punto dall’NSA e denominato Prism ha visto coinvolte negli anni anche internet companies come Google, Yahoo, Microsoft, Facebook, Aol e Apple. La richiesta dei dati da parte della Nsa è autorizzata dal controversoForeign Intelligence Surveillance Act, ma, accusa il New York Times, se le aziende sono tenute legalmente a rispondere a una richiesta di informazioni formulata in base al Foreign Intelligence Surveillance Act, non sono però tenute a facilitare il compito al governo, che è quanto si è rifiutato di fare Twitter, unico gigante a uscire bene dall’inchiesta del NYT.
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