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I Google Glass potrebbero essere già “vecchi” prima ancora d’arrivare sul mercato. Secondo la rivista specializzata Nano Letters, alcuni ricercatori, tra cui quelli di Samsung, starebbero lavorando a una tecnologia ancora più innovativa che permetterebbe di superare i limiti dei super occhiali di Google. Come ha più volte osservato Tim Cook, pur riconoscendo le indubbie qualità dei Google Glass, si tratta di un “accessorio” che in quanto tale potrà avere una diffusione limitata. “Io porto gli occhiali – ha spiegato il Ceo di Apple, intervenendo alla Conferenza di All Things Digital -perché devo portarli. Non conosco molte persone che li portano senza essere obbligati a farlo. Non credo che diventeranno un prodotto di largo consumo”.
Ecco, quindi, la soluzione alla quale starebbe lavorando un gruppo di ricercatori: lenti a contatto elettroniche con le stesse potenzialità di questi occhiali a realtà aumentata. Un team, guidato dall’ingegnere Jang-Ung Park del National Institute of Science and Technology di Ulsan, grazie all’impiego delle nanotecnologie ha applicato un diodo su lenti a contatto morbide, poi testate per cinque ore sui conigli, i cui occhi per dimensione sono simili a quelli degli essere umani. Il test non ha rilevato alcun effetto negativo. In realtà da almeno cinque anni alcuni tipi di lenti a contatto vengono usati in strutture mediche altamente avanzate, per misurare la pressione oculare nei pazienti affetti da glaucoma. Al momento si tratta di tecnologie ancora in via di sperimentazione che non arriveranno tanto presto e così facilmente sul mercato, ma indicano sicuramente una nuova via, per certi versi preoccupante, perché mentre è facile individuare chi porta i Google Glass non lo sarà di certo per chi indossa queste super lenti a contatto
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